Reck M, Dziadziuszko R, Sugawara S, Kao S, Hochmair M, Huemer F, de Castro G Jr, Havel L, Bernabé Caro R, Losonczy G, Lee JS, Kowalski DM, Andric Z, Califano R, Veatch A, Gerstner G, Batus M, Morris S, Kaul M, Cuchelkar V, Li H, Danner BJ, Nabet BY, Liu SV.

Lung Cancer. 2024 Oct;196:107924. doi: 10.1016/j.lungcan.2024.107924. Epub 2024 Aug 10. PMID: 39306923.

ONCOLOGY
Sintesi

IMbrella A è uno studio che valuta efficacia e sicurezza a lungo termine (fino a 5 anni) di atezolizumab in combinazione con carboplatino ed etoposide (CP/ET) in prima linea per il carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso (ES-SCLC). Esso rappresenta un’estensione del trial IMpower133, che aveva già dimostrato come l’aggiunta di atezolizumab alla chemioterapia migliorasse la sopravvivenza globale. Nel braccio atezolizumab, le stime di riferimento di OS a uno, due, tre, quattro e cinque anni erano rispettivamente 52 % , 22 % ,16 % , 13 % e 12 % . Le stime di riferimento della OS a uno e due anni a uno e due anni nel braccio placebo più CP/ET erano rispettivamente del 39 % e del 16 %. Dal punto di vista della sicurezza l’analisi a lungo termine ha confermato il profilo di sicurezza favorevole di atezolizumab, senza nuovi segnali di rischio. I SAE sono stati rari e gli eventi avversi tardivi sono stati rari e gestibili. L'unico AESI è stato un caso gestibile di ipotiroidismo di grado 2. Un dato importante in questo lavoro è il "plateau" osservato nella curva di sopravvivenza a partire dal terzo anno, che potrebbe indicare che alcuni pazienti raggiungano uno stato di controllo della malattia a lungo termine. Tuttavia, lo studio presenta diversi limiti, tra cui il numero ridotto di pazienti (solo 18) che hanno partecipato all'estensione, la mancanza di dati di sopravvivenza a lungo termine per il gruppo di controllo (placebo + CP/ET) e il rischio di bias dovuto alla selezione dei pazienti, rendendo necessario interpretare i risultati con cautela. In conclusione, l’aggiunta di atezolizumab alla chemioterapia rappresenta un’importante innovazione per il trattamento dell’ES-SCLC, migliorando non solo la sopravvivenza a breve termine ma anche quella a lungo termine, senza nuovi problemi di sicurezza. Nonostante i limiti, questo approccio sembra offrire una prospettiva per il trattamento di una malattia con prognosi storicamente sfavorevole.

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