IMbrella A è uno studio che valuta efficacia e sicurezza a lungo termine (fino a 5 anni) di atezolizumab in combinazione con carboplatino ed etoposide (CP/ET) in prima linea per il carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso (ES-SCLC). Esso rappresenta un’estensione del trial IMpower133, che aveva già dimostrato come l’aggiunta di atezolizumab alla chemioterapia migliorasse la sopravvivenza globale. Nel braccio atezolizumab, le stime di riferimento di OS a uno, due, tre, quattro e cinque anni erano rispettivamente 52 % , 22 % ,16 % , 13 % e 12 % . Le stime di riferimento della OS a uno e due anni a uno e due anni nel braccio placebo più CP/ET erano rispettivamente del 39 % e del 16 %. Dal punto di vista della sicurezza l’analisi a lungo termine ha confermato il profilo di sicurezza favorevole di atezolizumab, senza nuovi segnali di rischio. I SAE sono stati rari e gli eventi avversi tardivi sono stati rari e gestibili. L'unico AESI è stato un caso gestibile di ipotiroidismo di grado 2. Un dato importante in questo lavoro è il "plateau" osservato nella curva di sopravvivenza a partire dal terzo anno, che potrebbe indicare che alcuni pazienti raggiungano uno stato di controllo della malattia a lungo termine. Tuttavia, lo studio presenta diversi limiti, tra cui il numero ridotto di pazienti (solo 18) che hanno partecipato all'estensione, la mancanza di dati di sopravvivenza a lungo termine per il gruppo di controllo (placebo + CP/ET) e il rischio di bias dovuto alla selezione dei pazienti, rendendo necessario interpretare i risultati con cautela. In conclusione, l’aggiunta di atezolizumab alla chemioterapia rappresenta un’importante innovazione per il trattamento dell’ES-SCLC, migliorando non solo la sopravvivenza a breve termine ma anche quella a lungo termine, senza nuovi problemi di sicurezza. Nonostante i limiti, questo approccio sembra offrire una prospettiva per il trattamento di una malattia con prognosi storicamente sfavorevole.