Dent R, André F, Gonçalves A, Martin M, Schmid P, Schütz F, Kümmel S, Swain SM, Bilici A, Loirat D, Villalobos Valencia R, Im SA, Park YH, De Laurentis M, Colleoni M, Guarneri V, Bianchini G, Li H, Kirchmayer Machackova Z, Mouta J, Deurloo R, Gan X, Fan M, Mani A, Swat A, Cortés J.

Ann Oncol. 2024 Jul;35(7):630-642. doi: 10.1016/j.annonc.2024.04.001. Epub 2024 May 15. PMID: 38755096.

CANCER IMMUNOTHERAPY
Sintesi

È ormai noto che gli inibitori dei checkpoint immunitari migliorano l'efficacia della chemioterapia di prima linea per le pazienti con carcinoma mammario triplo negativo (aTNBC), avanzato/metastatico e non resecabile, tuttavia i dati su aTNBC velocemente recidivante sono scarsi. IMpassion132 è l'unico studio di fase III randomizzato che si concentra esclusivamente su queste pazienti. Tra 354 pazienti con aTNBC PD-L1-positivo rapidamente recidivante, il 68% aveva un DFI di <6 mesi e il 73% ha ricevuto carboplatino/gemcitabina.

L'OS non è stata migliorata dall'aggiunta di atezolizumab alla chemioterapia e la PFS è risultata simile tra i bracci di trattamento e le popolazioni di analisi. Gli ORR sono stati del 28% con placebo e del 40% con atezolizumab. IMpassion132 fornisce inoltre i primi dati randomizzati sulla sicurezza e la tollerabilità della combinazione di atezolizumab con regimi non a base di taxano nell'aTNBC.

Le incidenze di AE sono state simili tra i bracci e il profilo di sicurezza di atezolizumab in combinazione con carboplatino/gemcitabina o capecitabina è risultato coerente con i rischi noti dei singoli farmaci, principalmente tossicità ematologiche legate alla chemioterapia.

Queste pazienti continuano a rappresentare un enigma terapeutico e purtroppo i risultati dello studio IMpassion132 non mostrano un miglioramento degli outcome con l'aggiunta di un inibitore di PD-L1.

I pazienti dello studio IMpassion132 hanno avuto una rapida ricaduta nonostante la terapia sistemica multiagente per l'aTNBC, che probabilmente contribuisce all'evoluzione clonale.

Ciò evidenzia l'importanza della ricerca traslazionale in corso per decifrare l'eterogeneità delle caratteristiche "omiche" di questi tumori aggressivi e fornirne una definizione basata sulla biologia della resistenza intrinseca al blocco dei checkpoint immunitari, urgentemente necessaria per trattare in modo ottimale queste pazienti e progettare studi clinici di nuova generazione.

Garantire che le pazienti con aTNBC resistente al trattamento siano adeguatamente rappresentate negli studi clinici e che possano trarre un reale beneficio dalle nuove terapie approvate è una priorità assoluta.

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