Sorin M, Prosty C, Ghaleb L, Nie K, Katergi K, Shahzad MH, Dubé LR, Atallah A, Swaby A, Dankner M, Crump T, Walsh LA, Fiset PO, Sepesi B, Forde PM, Cascone T, Provencio M, Spicer JD.

JAMA Oncol. 2024 May 1;10(5):621-633. doi: 10.1001/jamaoncol.2024.0057. PMID: 38512301; PMCID: PMC10958389.

CANCER IMMUNOTHERAPY
Sintesi

Questa meta-analisi confronta la chemioimmunoterapia neoadiuvante e la chemioterapia neoadiuvante in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), analizzando i risultati di 43 diversi studi clinici randomizzati (RCT) e non. Il lavoro ha rivelato che la chemioimmunoterapia è superiore alla chemioterapia per quanto riguarda gli outcome chirurgici, patologici e di efficacia.

Inoltre, per i pazienti con livelli di PD- L1 <1%, si è registrato un beneficio significativo nella EFS, ma non nella OS, nei pazienti trattati con chemioimmunoterapia neoadiuvante rispetto alla chemioterapia. Sarà importante valutare se questo beneficio si tradurrà in un beneficio in termini di OS, man mano che aumenterà il numero di studi e il loro follow-up. Inserire la sintesi L’analisi aiuta inoltre ad orientarsi in una delle principali preoccupazioni dell'approccio neoadiuvante, ossia che la progressione durante la terapia possa precludere l'intervento chirurgico.

Si è osservato che la chemioimmunoterapia era associata a un rischio ridotto di non sottoporsi a intervento chirurgico rispetto alla sola chemioterapia, grazie a un ridotto rischio di progressione.

Quindi, anche se al momento rimane una lacuna nella comprensione dei benefici relativi associati alle strategie neoadiuvanti rispetto a quelle adiuvanti, la chemioimmunoterapia neoadiuvante può essere associata a un downstaging della malattia prima dell'intervento chirurgico.

Uno dei principali limiti di questo studio è che le meta-analisi che comprendono studi clinici non randomizzati sono soggette a un elevato livello di bias a causa della natura intrinseca dei confronti indiretti, presupponendo che i disegni degli studi e le popolazioni di pazienti dei singoli bracci siano abbastanza simili da poter essere confrontati. Tuttavia, questo lavoro ha incluso anche grandi RCT, rappresentando di fatto la meta-analisi più completa finora realizzata che confronta la chemioimmunoterapia neoadiuvante e la chemioterapia, e la prima ad aver valutato in modo esaustivo l'associazione della chemioimmunoterapia neoadiuvante ad outcomes clinici nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in contesti randomizzati e non, suggerendo anch’essa che anche i pazienti con NSCLC resecabile con livelli di PD-L1 <1% possono avere un beneficio in termini di PFS con questo regime terapeutico.

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