Cascone T, Awad MM, Spicer JD, He J, Lu S, Sepesi B, Tanaka F, Taube JM, Cornelissen R, Havel L, Karaseva N, Kuzdzal J, Petruzelka LB, Wu L, Pujol JL, Ito H, Ciuleanu TE, de Oliveira Muniz Koch L, Janssens A, Alexandru A, Bohnet S, Moiseyenko FV, Gao Y, Watanabe Y, Coronado Erdmann C, Sathyanarayana P, Meadows- Shropshire S, Blum SI, Provencio Pulla M; CheckMate 77T Investigators..

N Engl J Med. 2024 May 16;390(19):1756-1769. doi: 10.1056/NEJMoa2311926. PMID: 38749033.

CANCER IMMUNOTHERAPY
Sintesi

È già dimostrato che il trattamento neoadiuvante con nivolumab più chemioterapia migliori significativamente gli outcome dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) resecabile. In questo studio di fase III, randomizzato e in doppio cieco, “CheckMate 77T”, ci si chiede se il trattamento perioperatorio con nivolumab possa migliorare ulteriormente gli outcomes clinici.

In questo studio i pazienti sono stati randomizzati a ricevere chemioterapia neoadiuvante più nivolumab o placebo, seguiti da chirurgia e nivolumab adiuvante o placebo ogni 4 settimane per 1 anno. A questa analisi intermedia pre-specificata (follow-up mediano di 25.4 mesi) si è osservato che l'aggiunta di nivolumab perioperatorio alla chemioterapia neoadiuvante ha determinato una EFS più lunga. Si è anche constatato come una % più alta di pazienti nel gruppo nivolumab rispetto al gruppo chemioterapia ha avuto una risposta patologica completa (25.3% vs. 4.7%) e una risposta maggiore (35.4% vs 12.1%).

Inoltre, anche gli esiti riferiti dai pazienti rispetto ai sintomi correlati alla malattia sono stati migliori con nivolumab perioperatorio.

Non sono stati segnalati nuovi segnali di sicurezza e gli esiti chirurgici sono stati simili nei due gruppi di trattamento. L’EFS era più lunga nel gruppo nivolumab in tutti i sottogruppi PD-L1. È interessante notare come in una post hoc landmark analysis in cui si è valutata l’EFS dalla chirurgia in accordo con lo stato del trattamento adiuvante, si è osservato che il nivolumab perioperatorio ha determinato una EFS più lunga non solo nei pazienti che avevano ricevuto il trattamento adiuvante ma anche nei pazienti che non potevano ricevere trattamento adiuvante.

Sebbene questo studio non sia stato concepito per valutare direttamente il ruolo dell'immunoterapia adiuvante dopo la chemioimmunoterapia neoadiuvante, i risultati Inserire la sintesi suggeriscono un beneficio di un approccio perioperatorio che includa nivolumab adiuvante dopo nivolumab neoadiuvante più chemioterapia e chirurgia nei pazienti con NSCLC resecabile. Il beneficio clinico a lungo termine del nivolumab perioperatorio, invece, sarà dimostrato man mano che i dati della sperimentazione matureranno.
Si può comunque concludere che questo studio evidenzia un buon profilo di sicurezza del trattamento con risdiplam pazient precedentemente trattati con altri DMTs.

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