I carcinomi polmonari a piccole cellule (NSCLC) in stadio III rappresentano il 20-35% di tutti i casi di NSCLC e sono caratterizzati da una prognosi sfavorevole (sopravvivenza globale tra i 9 e i 34 mesi). I NSCLS in stadio III sono estremamente eterogenei per estensione e localizzazione, il che complica molto la loro gestione e richiede spesso il coinvolgimento di un team multidisciplinare. Sebbene la terapia neoadiuvante abbia rivoluzionato il trattamento dei NSCLC e l’utilizzo combinato di chemioterapia e immunoterapia sembri quello associato ai migliori esiti clinici, le evidenze relative all’impiego di questo approccio terapeutico nelle forme in stadio III sono poco numerose.Per sintetizzare i risultati degli studi disponibili, un gruppo di ricercatori della clinica universitaria di Nanjing (Cina) ha effettuato una metanalisi i cui risultati sono stati pubblicati su BMC Pulmonary Medicine. Gli autori hanno selezionato 9 studi a braccio singolo (6 prospettici, non randomizzati, di fase 2 e 3 retrospettivi, di coorte) nei quali erano stati arruolati complessivamente 382 pazienti.
La metanalisi di questi studi ha mostrato che la chemioimmunoterapia neoadiuvante è associata a risposte radiologiche e patologiche incoraggianti. La prevalenza raggruppata di risposta patologica maggiore (definita come presenza di ≤10% di cellule tumorali vitali) è stata del 56%, mentre la prevalenza raggruppata di risposta patologica completa (definita come assenza di cellule tumorali vitali ypT0N0) è stata del 39%. Il profilo di sicurezza della chemioimmunoterapia neoadiuvante è risultato accettabile: la percentuale raggruppata di eventi avversi emersi durante il trattamento è stata del 65%, mentre quella di eventi avversi di grado ≥3 è stata del 24%. La chemioimmunoterapia neoadiuvante non ha impedito la fattibilità della resezione chirurgica, che è stata effettuata con un’incidenza raggruppata del 90%. Secondo gli autori della metanalisi, questi risultati suggeriscono che la chemioimmunoterapia neoadiuvante possa presto diventare lo standard di cura per i NSCLC in stadio III localizzati.