I dati statistici rilevati negli RCT (Studi Clinici Randomizzati ) basati sull’impiego di ICI (Inibitori del Checkpoint Immunitario) nei tumori maligni solidi suggeriscono un eccesso di mortalità nei primi mesi di trattamento. Tuttavia, la stima esatta dell’ED rate (Tasso di Morte Precoce) sull’immunoterapia con ICI, impiegati da soli o in combinazione con altri agenti, non era ancora stata indagata. In particolare, l'impatto della tipologia tumorale sulla morte precoce (ED) e l'analisi dell’espressione del sistema PD-L1 nei pazienti oncologici non era mai stata segnalata prima.
La presente metanalisi che include 56 RCT, più di 40.000 pazienti e 14 tipi di cancro, dimostra che l'aggiunta di chemioterapia o terapie mirate all'ICI riduce significativamente il rischio di morte precoce (ED) in diversi tipi di cancro. Nello specifico, questa review ha evidenziato come vi sia un elevato rischio di morte precoce (ED) nei pazienti trattati solo con ICI rispetto ai pazienti trattati con ICI ed altri agenti chemioterapici (ICI-OT) sia nei tumori del tratto gastrico (RR: 2.46, 95% CI 1.26, 4.79) e uroteliale (RR: 2.27, 95% CI 1.42, 3.63) sia nei carcinomi polmonari non a piccole cellule (RR: 1.39, 95% CI 1.02, 1.90) ed esofagei (RR: 1.79, 95% CI 1.14e2.80).
In popolazioni di pazienti oncologici con PD-L1 elevato si è verificato un alto rischio di morte precoce (ED) (RR: 2.27, 95% CI 1.50 e3.43), inoltre,è stato rilevato un rischio di morte precoce (ED) anche nelle popolazioni trattate solo con terapie a base di ICI rispetto a chemioterapie Non ICI (RR: 1.48, 95% CI 1.06e2.05, I 2 Z 66%, 9 RCTs, 3366 participants)Infine questo studio ha mostrato come il rischio di morte precoce (ED) non sia associato ad una classe specifica di Inibitori del Check Point Immunitario. Questo ci suggerisce che gli eventi di morte precoce (ED) si verificano in tutte le classi di ICI e l'aggiunta terapeutica di inibitori CTLA-4 e PD-1/PD-L1 non influenza questo fenomeno.