Roschewski M, Hodson DJ.

Haematologica. 2024 Feb 1;109(2):388-400. doi: 10.3324/haematol.2021.278613. PMID: 37706315; PMCID: PMC10828633.

HEMATOLOGY
Sintesi

Questa review inquadra sia dal punto di vista biologico che terapeutico i diversi tipi di coinvolgimento del sistema nervoso centrale (CNS) da parte del linfoma a grandi cellule B (LBCL): il linfoma primitivo del sistema nervoso centrale (PCNSL) e il secondario (SCNSL), recidiva isolata del CNS o sincrona sistemica e del CNS. Le prognosi di PCNSL e SCNSL sono significativamente peggiori di quella del LBCL sistemico. Il backbone del trattamento è il methotrexate ad alte dosi (HD-MTX), la cui efficacia è stata migliorata dalla combinazione con citarabina ad alte dosi (CR 46% vs 18%). Una strategia di consolidamento è il trapianto autologo di cellule staminali (condizionamento contenente thiotepa), con cui si è registrato nei pazienti giovani una EFS di 67% a 8 Inserire la sintesi anni. Dal punto di vista molecolare, il PCNSL ha caratteristiche sovrapponibii al LBCL con mutazione di MYD88 e CD79B (MCD LBCL), caratterizzato dall'attivazione del BCR/TLR e dall'evasione immunitaria. La segnalazione cronica attiva del BCR e le mutazioni attivanti di MYD88 e CD79B portano alla formazione del complesso MYD88-TLR9-BCR (My-T- BCR) che, in ultima analisi, attiva NFkB. L'evasione immunitaria avviene mediante la perdita di MHC di classe I e II (invisibilità ai linfociti T citotossici), inattivazione di CD58 (killing da linfociti T e cellule NK), e l’espressione di PDL1 e PDL2 (fenotipo “exhausted” cellule T).

Per sfruttare possibili “vulnerabilità terapeutiche” sono stati utilizzati diversi farmaci: ibrutinib (inibizione dell’attivazione cronica di BCR), lenalidomide e pomalidomide (effetti citotossici diretti, reclutamento di cellule NK ed effetto sinergico con ibrutinib nell’inibire il signaling di NFkB), nivolumab e pembrolizumab (espressione di PDL1 e PDL2). Nonostante tassi di risposta elevati, le risposte in monoterapia sono state di breve durata a causa dello sviluppo di resistenze, sebbene con lenalidomide siano state riportate risposte anche oltre i 12 mesi. Studi clinici prospettici di fase I/II hanno testato regimi di combinazione con chemioimmunoterapia con risultati promettenti, e sono in corso trial che testano combinazioni di nuovi farmaci.

Menzione a parte meritano le CAR-T CD19- dirette che, nonostante il breve follow up e le domande tuttora aperte in merito alle differenze biologiche con i LBCL, hanno mostrato nei linfomi cerebrali un’efficacia sovrapponibile ai LBCL, sia in studi pilota di tisa-cel e axi-cel (CR 50% e 86% rispettivamente, con un solo caso di ICANS grado 3 in ciascuno studio) sia in una metanalisi su 128 pazienti.

Leggi su Pubmed
Nel caso di siti non Roche le informazioni contenute nel sito prescelto potrebbero non essere conformi alla normativa vigente e le opinioni espresse potrebbero non riflettere la posizione di Roche, né essere da essa avallate.