Per i loro diversi meccanismi d’azione, tremelimumab (T) e durvalumab (D) in combinazione possono superare la resistenza al blocco di PD-(L)1 ed essere utilmente affiancati dalla chemioterapia (C). Nel contesto della terapia di 1a linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico (mNSCLC) EGFR/ALK wild type, POSEIDON, studio randomizzato in aperto di fase 3, ha valutato l’efficacia di:
- T+D+C (fino a 4 cicli, poi D Q4W fino a progressione (PD) e una dose di D);
- D+C (fino a 4 cicli, poi D Q4W fino a PD);
- C da sola (fino a 6 cicli, poi ± pemetrexed). Endpoint di efficacia primari (D+CT vs C):
- La sopravvivenza libera da progressione (PFS): era significativamente migliore con D+CT (HR 0,74; IC 95% 0,62-0,89; p=0,0009; mediana 5,5 vs 4,8 m).
- La sopravvivenza globale (OS) era tendenzialmente – ma non significativamente – migliore con D+C (HR 0,86; IC 95% 0,72-1,02; p=0,0758; mediana 13,3 vs 11,7 m).
Endpoint di efficacia secondari (T+D+C vs C): PFS e OS erano entrambe significativamente migliori con T+D+C:
- Per PFS, HR 0,72; IC 95% 0,60-0,86; p=0,0003.
- Per OS, HR 0,77; IC 95% 0,65-0,92; p=0,0030. Il beneficio con D+C o T+D+C vs C riguardava tutti i sottogruppi analizzati.Eventi avversi di grado 3/4 correlati al trattamento hanno riguardato il 51,8%, 44,6% e 44,4% dei pazienti trattati con T+D+C, D+C e C, rispettivamente.Dato il beneficio osservato con D+CT, T (a breve termine) +D+C potrebbe essere un’opzione di trattamento per casi di mNSCLC difficili da trattare.