E’ stato condotto uno studio di meta-analisi sui dati disponibili in letteratura per valutare l’efficacia e la sicurezza di onasemnogene per il trattamento dei pazienti SMA1. Sono stati valutati studi clinici (con gruppo controllo e non, randomizzato e non) di pazienti SMA1, fino a 2 anni di età, che non necessitassero di ventilazione invasiva permanente e trattati con onasemnogene.
Lo scopo di questo lavoro è stata la valutazione della sopravvivenza globale, della sopravvivenza senza eventi, del raggiungimento delle milestone motorie (valutate con la scala BSID e test CHOP INTEND) e di eventi avversi in seguito al trattamento; end point secondari sono stati la valutazione di eventi avversi non correlati al trattamento, del miglioramento della funzionalità motoria e della QoL. Dalla revisione della letteratura è emerso che sono ancora pochi gli studi volti a valutare il trattamento di onasemnogene dei pazienti SMA1; per questo studio di meta-analisi sono stati presi in considerazione 4 report di 3 trials clinici open-label, non randomizzati senza gruppo controllo.
La sopravvivenza di pazienti SMA1 con 2 copie SMN2 è mediamente di 8 mesi, ma se trattati con onasemnogene la sopravvivenza al f.u. di 12 mesi libera da evento è del 96.5. Questo dato va correlato al precoce inizio del trattamento, e anche da questo studio emerge la criticità e l'importanza di una precoce diagnosi, attraverso screening neonatale, e rimane aperta la discussione sul momento ideale per l'inizio della somministrazione. Per quanto concerne il profilo di sicurezza sono stati riportati 5 categorie di eventi avversi quali epatotossicità, trombocitopenia, eventi cardiaci, microangiopatia trombotica e ganglionopatia.
La limitazione più evidente risulta essere la mancanza del gruppo controllo negli studi presi in considerazione, che quindi non permette un diretto confronto dei dati ottenuti. Oltre a disegnare futuri studi che prevedano il gruppo controllo, è necessario estendere il periodo di f.u. affinché sia più chiaro il profilo di efficacia e di sicurezza del trattamento con onasemnogene nei pazienti SMA