Nello studio di fase III HIMALAYA sul uHCC, STRIDE (Single Tremelimumab Regular Interval Durvalumab) ha migliorato significativamente l’OS rispetto a sorafenib. I risultati riportati in questo lavoro provengono da un'analisi aggiornata dell’OS a 4 anni e illustrano come il regime STRIDE ha dimostrato un beneficio duraturo in termini di OS rispetto a sorafenib, in tutti i sottogruppi clinicamente rilevanti. Sebbene i tassi di controllo della malattia fossero simili, i tassi di OS sono ulteriormente migliorati a 3 e 4 anni per i partecipanti che hanno raggiunto il controllo della malattia con STRIDE, rispetto a quelli che lo hanno raggiunto con sorafenib. Pertanto, il raggiungimento del controllo della malattia con STRIDE può essere una misura significativa del beneficio clinico. I sopravvissuti a lungo termine con STRIDE includevano partecipanti di tutti i sottogruppi, compresi in risposta, così come quelli con SD o PD. Questo potrebbe suggerire che la risposta non è invece un indicatore di sopravvivenza a lungo termine per i regimi anti- CTLA-4. Inoltre, una percentuale maggiore di pazienti nel braccio sorafenib ha ricevuto una successiva terapia sistemica rispetto a quelli trattati con STRIDE, e questo potrebbe conferire un beneficio in termini di sopravvivenza. Il che solleva la possibilità che, senza una successiva terapia antitumorale, le differenze di sopravvivenza tra i due bracci possano essere ancora più pronunciate. Il regime STRIDE ha mantenuto un profilo di sicurezza gestibile, non si sono verificati nuovi gravi disturbi correlati al trattamento e una % maggiore di partecipanti al regime STRIDE ha mantenuto un profilo di sicurezza gestibile. Il braccio STRIDE è rimasto in trattamento di più rispetto a sorafenib, a ulteriore conferma della sua tollerabilità. In conclusione, STRIDE è un'opzione terapeutica innovativa che prolunga la sopravvivenza mantenendo un profilo di sicurezza gestibile che si differenzia da quello delle altre terapie attualmente disponibili, a sostegno del positivo profilo rischio-beneficio di questo regime. Questi dati presentano il più lungo follow-up di OS finora ottenuto da uno studio pivotal di fase III nell'uHCC e dimostrano i benefici senza precedenti di STRIDE in termini di sopravvivenza a lungo termine, con oltre un partecipante su quattro rimasto in vita a 4 anni.