In questa analisi ad interim dei dati del trial di fase I/II GO29781, gli autori mostrano il profilo di tossicità del mosunetuzumab, anticorpo bispecifico T-cell engager CD20xCD3, nei pazienti con linfomi non Hodgkin recidivi/refrattari (R/R NHL) e in particolare nei linfomi follicolari (FL).
I pazienti hanno ricevuto mosunetuzumab endovena ogni 21 giorni per 8 cicli in caso di risposta completa, più ulteriori 9 cicli in caso di mancata risposta completa all’ottavo ciclo. Al fine di minimizzare gli eventi avversi (AE), la somministrazione del farmaco è stata incrementale [1 mg al ciclo 1 giorno 1 (C1D1), 2 mg al C1D8, dose di carico 60 mg al C1D15 e C2D1, e dose target di 30 mg dal C3D1 in poi], e i pazienti hanno ricevuto, almeno nei primi due cicli, una premedicazione con steroidi, acetaminofene, difenidramina, allopurinolo/rasburicase. I pazienti arruolati sono stati 218 R/R NHL, di cui 90 R/R FL. L’evento avverso più frequente è stato la sindrome da rilascio di citochine (CRS); nei R/R NHL, 39.4% dei pazienti hanno sperimentato CRS, di cui 5/218 (2.3%) di grado 3, e solo uno (0.5%) di grado 4.
Nel sottogruppo di R/R FL, il 44.4% ha avuto CRS, di cui 1.1% grado 3 e 1.1% grado 4. Gli eventi di CRS di grado >3 si sono manifestati in concomitanza con le dosi di carico di C1D15 o C2D1 e sono stati gestiti con terapia di supporto, steroidi e tocilizumab, in base alle linee guida di gestione del protocollo. Altri AE rilevanti sono stati quelli neurologici (nei R/R NHL e FL 39.4% e 54.4%, di cui gradi >3 2.8% e 2.2% rispettivamente), “flare” tumorale (4.1% nei NHL, 3.3% nei FL), e linfoistiocitosi emofagocitica (1 paziente NHL).
La Sindrome da lisi tumorale è stata La neutropenia è un noto effetto di classe delle terapie CD20-dirette, ed è stata comune sia nella popolazione R/R NHL che R/R FL, con la maggior parte di questi eventi di grado ≥ 3 (24,3% e 26,7%, rispettivamente), incidenza simile a quella riportata con altri bispecifici CD20xCD3. Tuttavia, è stata riportata una bassa incidenza di neutropenia febbrile (2.3% dei NHL), con nessun evento riportato nei FL.
Inserire la sintesi osservata solo in 2 pazienti, suggerendo che la profilassi è stata efficace. Il tasso di infezioni osservato nei pazienti NHL e FL trattati è stato simile (46,8% e 51,1%, gradi >3 13.3% e 14.4%, rispettivamente), soprattutto infezioni delle vie urinarie, delle alte vie respiratorie e polmoniti. I risultati riportati mostrano un profilo di sicurezza gestibile ambulatorialmente, con particolare attenzione alle dosi di carico di C1D15 e C2D1.