Questo trial di fase 1b/2 ha valutato l’efficacia della combinazione di mosunetuzumab (anticorpo bispecifico CD20xCD3 T-cell-engager) e polatuzumab vedotin (anticorpo coniugato antiCD79b) nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivo/refrattario. Un totale di 120 pazienti è stato arruolato, di cui 22 nella coorte di “dose escalation” (fase 1b) e 98 nella coorte di “dose expansion” (fase 2, parte di uno studio a più bracci attualmente in corso).
La coorte era costituita da pazienti pesantemente pretrattati, con 77.5% refrattari alla precedente linea di trattamento, 35% dei pazienti sottoposti a terapia CAR-T, di cui 78.6% refrattari. L’endpoint primario era il tasso di riposte (ORR) ottenute con il trattamento. La ORR, secondo la valutazione del comitato di revisione indipendente (IRC), è stata del 59,2% rispetto a un tasso di controllo storico del 42% (p=0.0003).
Il miglior tasso di risposte complete (CR) è stato del 45,9%. Rispetto alle CR di mosunetuzumab (24%) e Inserire la sintesi polatuzumab vedotin (13%), il tasso di CR della combinazione (45.9%) suggerisce una relazione sinergica per la combinazione mosun-pola. Tra i 58 pazienti che hanno risposto, la durata mediana della risposta era di 20,8 mesi, e il tasso di sopravvivenza libera da eventi a 24 mesi era del 49,7%. Con un follow-up di quasi 2 anni, la PFS mediana è stata di 11,4 mesi.
I pazienti double/triple hit, HGBCL, con malattia refrattaria o sottoposti a terapia CAR-T hanno dimostrato un'efficacia promettente. >3 solo in un paziente. Gli AE di G5 (progressione esclusa) si sono verificati in 5 pazienti, mentre 12 pazienti (10%) hanno interrotto il trattamento per AE.
Nonostante l'arruolamento di pazienti con caratteristiche prognostiche sfavorevoli, i vantaggi di mosun-pola risiedono nelle risposte durature e in un profilo di sicurezza gestibile in ambito ambulatoriale come regime a durata fissa. Alcuni pazienti, pur essendo resistenti alla terapia di salvataggio, hanno ottenuto una risposta a mosun-pola, utilizzato come bridge per un consolidamento con terapia cellulare CAR-T, ASCT o alloSCT.