Dent R, Cortés J, Pusztai L, McArthur H, Kümmel S, Bergh J, Denkert C, Park YH, Hui R, Harbeck N, Takahashi M, Untch M, Fasching PA, Cardoso F, Haiderali A, Jia L, Nguyen AM, Pan W, O'Shaughnessy J, Schmid P.

J Natl Cancer Inst. 2024 Oct 1;116(10):1654-1663. doi: 10.1093/jnci/djae129. PMID: 38913881; PMCID: PMC11461162.

CANCER IMMUNOTHERAPY
Sintesi

Lo studio KEYNOTE-522 ha valutato l'efficacia e l’impatto sulla qualità della vita del trattamento con pembrolizumab o placebo insieme alla chemioterapia neoadiuvante, seguiti da pembrolizumab adiuvante o placebo nei pazienti con carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) in stadio precoce. Il trattamento con pembrolizumab ha significativamente migliorato la risposta patologica completa pCR (64,8% vs 51,2%) e la sopravvivenza libera da eventi (EFS), riducendo il rischio di eventi del 37%, rispetto al gruppo placebo, indipendentemente dai livelli d'espressione di PD-L1. Parallelamente, sono stati analizzati gli effetti del trattamento sulla qualità della vita percepita dai pazienti (PRO- Patient-Reported Outcomes). Durante la fase neoadiuvante, è stato osservato un peggioramento della qualità della vita globale e delle funzioni fisiche, con comparsa di diversi sintomi come affaticamento e nausea, indipendentemente dal braccio. Durante la fase adiuvante, la qualità della vita è migliorata, tornando ai livelli basali, senza differenze significative tra i due gruppi, suggerendo che l’aggiunta di pembrolizumab non ha avuto un impatto aggiuntivo negativo ma che il peggioramento della qualità della vita è da ascrivere agli effetti della chemioterapia. Per quanto riguarda la sicurezza, gli eventi avversi sono stati coerenti con i profili di sicurezza noti del pembrolizumab e della chemioterapia, con neutropenia grave, anemia, incremento delle transaminari ed altri effetti collaterali immuno-relati con tassi simili nei due gruppi. In conclusione, i risultati indicano che il pembrolizumab, oltre a migliorare gli outcome clinici, è ben tollerato dai pazienti in termini di qualità della vita e sicurezza, rendendolo una promettente opzione terapeutica. Questo trattamento rappresenta un passo avanti verso un approccio standardizzato per il carcinoma triplo negativo in stadio precoce, combinando efficacia terapeutica e un profilo accettabile di tollerabilità per i pazienti.

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