II linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) è refrattario fino al 40% dei casi,alla terapia standard – rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina e prednisone (R-CHOP) – o recidiva dopo una iniziale risposta.
Lo studio randomizzato di fase 3 POLARIX, condotto in pazienti con DLBCL non trattato in precedenza, ha valutato l’efficacia e la sicurezza del farmaco polatuzumab, anticorpo anti-CD79b coniugato con monometil auristatina E (MMAE) , in combinazione con rituximab, ciclofosfamide, doxorubicina e prednisone (pola-R-CHP) (n=440) rispetto R-CHOP (n=439) in 8 cicli di trattamento di 21 giorni, di cui gli ultimi 2 cicli solo con rituximab.
A 2 anni di follow-up, la sopravvivenza libera da progressione valutata dallo sperimentatore – (endpoint primario di efficacia) – era del 76,6% nel braccio pola-R-CHP e del 70,2% nel braccio R-CHOP. Dopo un follow-up mediano di 28,2 mesi, il rischio di progressione/recidiva/morte era significativamente minore con pola-R-CHP rispetto a R-CHOP (hazard ratio [HR] 0,73; IC al 95% 0,57-0,95; p=0,02).
Anche in termini di sopravvivenza libera da eventi valutata dallo sperimentatore – un endpoint secondario di efficacia – il rischio era significativamente minore con pola-R-CHP rispetto a R-CHOP (HR 0,75; IC al 95% 0,58-0,96; p=0,02). La sopravvivenza globale a 2 anni era simile nei due gruppi (88,7% e 88,6%, rispettivamente).
I profili di sicurezza erano simili nei due bracci e il profilo di sicurezza di pola-R-CHP era in linea con quanto noto per i singoli farmaci della combinazione.