Nel linfoma follicolare (FL) resta attualmente dibattuto quale sia il miglior trattamento di seconda linea nei pazienti recidivati/refrattari (R/R), con diverse linee guida che indicano il trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) come consolidamento di scelta, sebbene sia stato studiato nell’era pre-chemioimmunoterapia. Un’altra opzione efficace nel FL R/R è la radioimmunoterapia (RIT), sebbene sia stata studiata come consolidamento dopo R-CHOP.
Questo trial multicentrico di fase III condotto dalla Fondazione Italiana Linfomi confronta l’utilizzo di ASCT e RIT (con 90 Y-ibritumomab tiuxetan, anti-CD20 coniugato con un agente chelante l’ittrio-90) come consolidamento nel FL R/R, preceduti da un’induzione standard e seguiti dal mantenimento con Rituximab. A causa di un basso arruolamento, lo studio è stato chiuso prematuramente e i dati sono stati analizzati su base intention-to-treat, con follow-up mediano di 77 mesi dall'arruolamento (dimensione del campione target: 105 pazienti per gruppo).
Dei 141/159 pazienti arruolati (89%) che hanno ottenuto una risposta dopo l’induzione, 70 sono stati randomizzati ad ASCT e 71 a RIT. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) stimata a 3 anni è stata del 62% in entrambi i gruppi, a 6 anni 46% con ASCT e 52% con RIT (HR 1,11, 95% CI 0,69-1,80, p=0,6662). Anche la sopravvivenza globale (OS) era simile tra i due gruppi sia a 3 anni (ASCT 87% vs RIT 86%) che a 6 anni (ASCT 76% vs RIT 78%) (HR 0.94, 95% CI 0.451.94, p=0.8588). Confrontando i due bracci in multivariata, nella sottopopolazione con malattia refrattaria l’ASCT sembra migliorare l‘outcome rispetto alla RIT. Una tendenza in favore della RIT è emersa nei pazienti con stadio I-II all’arruolamento.
I tassi di tossicità ematologica grado 3 sono stati del 94% con ASCT vs 46% con RIT (P < 0,001), e la neutropenia grado 3 si è verificata nel 94% vs 41%, rispettivamente (P < 0,001). Si sono verificati secondi tumori in 9 pazienti dopo ASCT e 3 dopo RIT (P = 0,189). Anche se interrotto prematuramente, dopo un esteso follow up questo studio non ha dimostrato una superiorità dell’ASCT rispetto alla RIT. L'ASCT si è dimostrato più tossico e impegnativo per i pazienti e le strutture sanitarie. Entrambe le strategie hanno dato risultati simili e favorevoli a lungo termine, suggerendo che i programmi di consolidamento più blandi dell'ASCT devono essere ulteriormente studiati nel FL R/R, anche utilizzando anticorpi coniugati con target diversi dal CD20 (ad es. anti-CD37).