Nel carcinoma mammario (BC), la risposta patologica completa (pCR) alla terapia neoadiuvante si associa a ottimi esiti a lungo termine.
Data la disponibilità di farmaci con diversi meccanismi d’azione, una classificazione del BC che includa altre caratteristiche biologiche oltre all’espressione dei recettori ormonali (HR) e del recettore 2 del fattore di crescita epiteliale umano (HER2) consentirebbe di affinare la scelta della terapia per massimizzarne l’efficacia.
In quest’ottica, lo studio di fase 2 I-SPY2, randomizzato, adattativo, in aperto, sta valutando 20 farmaci nel trattamento neoadiuvante del BC in stadio precoce ad alto rischio, con pCR come endpoint primario.
L’articolo discute i dati dei 987 pazienti randomizzati nei 9 bracci di I-SPY2 con valutazione completa (veliparib/carboplatino; neratinib; MK2206; ganitumab; ganetespib; trebananib; TDM1/pertuzumab; pertuzumab; pembrolizumab) e alla chemioterapia di controllo.
I dati di pCR sono analizzati in relazione a 27 biomarcatori (di attivazione immunitaria, riparo del DNA; signaling recettore-mediato, proliferazione, attivazione di protein-chinasi, angiogenesi, ecc.) e corretti per HR, HER2 e braccio di trattamento.
Si propone una classificazione in 5 sottotipi, distinti per risposta prevista, con l’obiettivo di aumentare il tasso di pCR e massimizzare la probabilità di pCR a livello individuale.
In futuro, in base all’evoluzione del panorama farmacologico, lo schema di classificazione potrà includere altri biomarcatori.