In questo studio sono presentati i dati su pazienti adulti trattati con risdiplam per 2,5 anni in Croazia. In letteratura sono disponibili pochi dati real-world sulla popolazione adulta, e ancora meno su pazienti trattati oltre i 12 mesi. Sono stati inclusi 31 pazienti SMA3 e SMA2 trattati con risdiplam per almeno 12 mesi; circa un terzo dei pazienti è rientrato nel programma a uso compassionevole a partire da Dicembre 2020, mentre l'approvazione di risdiplam in Croazia risale a Gennaio 2022. I pazienti sono stati valutati tramite scala RHS, RULM e test 6MWT; volutamente non è stata presa in considerazione la scala HFMSE, perché meno sensibile nel rilevare variazioni di score nei pazienti SMA3 più forti rispetto alla scala RHS. Sono stati valutati i cambiamenti della qualità della vita, mediante questionario INQoL e la scala JFLS ( Jaw Functional Limitation Scale); non solo non sono emersi peggioramenti, ma l'85% dei pazienti ha riportato una diminuzione della debolezza. Il 60% dei pazienti SMA2 valutati anche secondo la scala JFLS hanno riportato un miglioramento della funzionalità bulbare.
Degni di nota ulteriori miglioramenti riportati dai pazienti SMA2 per quanto riguarda la respirazione (66%) e l'aumento ponderale (40% nei pz SMA2 e 18% nei pz SMA3, non deambulanti). Gli effetti collaterali (da moderati a lievi) più frequenti sono stati: emicrania e afte ulcerose.
In conclusione la maggior parte dei pazienti (74%) ha dimostrato una buona tolleranza al trattamento: sono stati osservati miglioramenti clinicamente rilevanti nel 22% dei casi e una stabilizzazione delle funzioni motorie (nel restante 61%). Studi in letteratura dimostrano che la mancanza della proteina SMN ha delle ripercussioni a livello del metabolismo (acidi grassi, glucidico, mitocondriale) e che, nei quadri più gravi, i pz SMA hanno livelli di leptina superiori. Quindi un aumento delle proteine SMN in pazienti SMA trattati, comporta cambiamenti a livello del metabolismo, tra i quali una riduzione della leptina che porta ad un aumento dell’appetito che si traduce in un aumento ponderale.
Questo non sempre è un aspetto positivo poichè un peso maggiore può sovraccaricare i muscoli già funzionalmente più deboli, nel gruppo oggetto di questo studio c'è una moderata correlazione negativa tra aumento di peso nei pazienti SMA2 e l'efficacia del trattamento. Una limitazione di questo studio è rappresentata dalla grande eterogeneità in termini di livelli della funzionalità motoria al basale. In conclusione, in questa esperienza real life il trattamento con risdiplam è stato ben tollerato, osservando miglioramenti oggettivi della funzione motoria, misurata con le diverse scale motorie e miglioramenti soggettivi, misurati con patient reported outcomes. Dal momento che risdiplam è somministrato oralmente e agisce come una terapia sistemica, gli effetti in altri distretti, oltre a quello neuromuscolare, dovrebbero essere monitorati.