L’immunoterapia (IT) è oggi uno degli standard di cura per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) non resecabile o metastatico (NR/M), senza mutazioni dei geni EGFR o ALK. Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono a una mono-IT. Una IT combinata, diretta contro aspetti diversi della risposta immunitaria, potrebbe migliorare la risposta e conferire beneficio a più pazienti.
tiragolumab e atezolizumab sono anticorpi monoclonali rispettivamente contro TIGIT e PD-L1, regolatori negativi del sistema immunitario.
CITYSCAPE è il primo studio randomizzato in doppio cieco, di una terapia anti-TIGIT, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza preliminari di tiragolumab + atezolizumab rispetto a placebo + atezolizumab nel trattamento di prima linea del NSCLC, NR/M, PD-L1+, naïve al trattamento (135 pazienti randomizzati 1:1 nei due bracci).
Gli endpoint co-primari erano il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la sopravvivenza in assenza di progressione (PFS) nella popolazione intention to treat.
Dopo un follow-up mediano di 5,9 mesi (4,6-7,6), gli ORR erano 31,3% (intervallo di confidenza [IC] al 95% 19,5-43,2) nel gruppo tiragolumab + atezolizumab 16,2% (6,7-25,7) nel gruppo placebo + atezolizumab (p=0,031).
La PFS mediana era pari a 5,4 mesi (IC al 95% 4,2-non stimabile) nel gruppo tiragolumab + atezolizumab e a 3,6 mesi (2,7-4,4) nel gruppo placebo + atezolizumab (hazard ratio 0,57 [IC al 95% 0,37-0,90]; p=0,015).
I vantaggi in termini di OS, PFS e ORR sono stati osservati in particolar modo nel sottogruppo con alta espressione del PD-L1 (TPS ≥50%) suggerendo come l’espressione di PDL1 sia un fattore predittivo di risposta al trattamento di prima linea con tiragolumab + atezolizumab nel NSCLC.
In generale, la combinazione è risultata ben tollerata mostrando un profilo di sicurezza simile ad atezolizumab in monoterapia.
Nel contesto patologico in questione, la combinazione tiragolumab + atezolizumab risulta essere una promettente IT combinata.